Il controllo colturale è l'uso di pratiche orticolturali che hanno un effetto sulla protezione delle colture. L’obbiettivo di tali misure è quello di aumentare la resistenza della pianta a parassiti e malattie. Questo può essere ottenuto soddisfacendo le seguenti condizioni:
- Ottimizzare la crescita delle piante
- Incrementare la resistenza delle colture contro i parassiti e le malattie, curandosi di fattori di crescita come il clima, la fertilizzazione, l'irrigazione, pH, EC, ecc
- I produttori possono gestire la maggior parte di questi fattori
- Quando uno dei fattori di crescita è sotto i valori ottimali, le piante esprimono sintomi di stress. Esse diventano più deboli e la loro resistenza diminuisce, rendendo la coltura più vulnerabile a parassiti e malattie. Se, invece, la coltura è sana, il risultato è una ridotta necessità di prodotti chimici fitosanitari
- Utilizzare varietà resistenti o tolleranti se e quando necessario
- Varietà suscettibili crescono preferibilmente in un periodo in cui il livello di infestazione è basso. Spostando o ritardando il periodo di crescita si possono ridurre le infestazioni di determinati parassiti
- Evitare un’alta densità di impianto
- Alte densità di impianto portano a piante sottili e deboli suscettibili a parassiti e malattie
- Utilizzare materiale vegetale da coltura tissutale, per quanto possibile. Questa è la base per avere materiale di propagazione libero da malattie
- Utilizzare materiale vegetale proveniente da vivai in cui viene praticata IPM, per quanto possibile
- Evitare che le piante siano sovraccaricate o abbiano pochi frutti o fiori. Piante raccolte a intervalli irregolari sono indebolite e di conseguenza sono più vulnerabili agli organismi nocivi
- Usare la rotazione colturale. Se le colture suscettibili ad alcuni parassiti vengono ruotati con colture con altri parassiti, il livello di infestazione rimane relativamente basso